In una sentenza del 18 luglio 2012 (TA Marseille, 18 luglio 2012, Association Clarency, n. 1104304), il tribunale amministrativo di Marsiglia aveva già confermato la costruzione dell'impianto solare Sorbiers-Montjay.

La storia era molto semplice e ricorrente: la Clarency Environnement Association e diversi residenti avevano contestato i permessi di costruzione rilasciati dal prefetto dinanzi al tribunale amministrativo di Marsiglia. Questa sfida era basata su un modello coerente di giurisprudenza.

Di conseguenza, questo giudizio è stato significativo, in quanto ha concluso una serie di cancellazioni di permessi di costruzione.

Il principale contributo di questo giudizio riguarda l'interesse ad agire di Associazioni e residenti. La domanda è importante perché influisce sull'ammissibilità delle richieste.

In effetti, il beneficiario del permesso di costruzione aveva invocato la mancanza di interesse ad agire a nome di tutti i richiedenti. Su questo terreno, aveva ragione.

D'altra parte, è necessario notare che il Tribunale non ha pronunciato la sostanza della questione e più specificamente sulla questione di attualità relativa alla realizzazione di parchi solari nelle zone di montagna.

Quindi, per riassumere la sostanza della domanda, due punti devono essere evidenziati.

Prima di tutto, l'assenza di un interesse ad agire per conto delle associazioni se i loro statuti sono modificati dopo e solo dopo la pubblicazione della domanda di permesso di costruzione al municipio. Per quanto riguarda questo punto, l'AT di Marsiglia specifica che la valutazione dell'interesse ad agire è effettuata alla data di pubblicazione della domanda di permesso di costruzione (articolo L.600-1-1 del Codice de Urbano). Inoltre, per rimuovere ogni dubbio, questa legge è stata giudicata costituzionale. Qualsiasi richiesta priva di questa condizione sarà considerata inammissibile.

Quindi, la mancanza di interesse ad agire per quei residenti che sono privi di visibilità e prossimità.
Sempre nella citata sentenza, la Corte ricorda che l'interesse ad agire è valutato in base alla distanza del parco dalla casa e dalla configurazione dei locali. Se i giudici apprezzano l'assenza di questo specifico interesse, la domanda sarà semplicemente respinta.

Tuttavia, dobbiamo ancora sottolineare qualcosa che è passato inosservato: i tribunali non hanno preso alcuna decisione esplicita a favore delle energie rinnovabili. Al contrario, sono limitati ai procedimenti civili.

Resta il fatto che la regolamentazione è così complessa che è rischioso manipolarla. Ciò porta a risultati contraddittori come i parchi eolici autorizzati nelle aree montane al di fuori delle aree urbanizzate ma non nei parchi solari.